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  21 aprile 2013 - 11 Iyar 5773
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alef/tav

Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino


Mosè guidò il popolo fino a centoventi anni senza perdere la sua freschezza e la sua capacità di vedere. Ma il suo successore Giosuè gli era già accanto da tempo

David Bidussa, storico sociale
delle idee
   

Alla fine la scelta è stata l’ “usato sicuro”. Il problema, sia chiaro, non è la qualità della persona, ma quanto si è riversato su quella persona. Più precisamente il peso che si è scaricato sulle spalle di quella persona. Perché nel vuoto non conta molto se la persona che si sceglie sia figura di valore e di garanzia. Conta la fuga dalle proprie responsabilità. Tanto per non stare lontano dalla nostra storia è la scena della scelta del re così come ci racconta il Libro di Samuele primo (cap. 8). Una scena che rappresenta la fine di un percorso più che un inizio. Un momento in cui la libertà era dimettersi dalle proprie responsabilità cercandosi un padrone. Anche in quel caso il nodo non era rappresentato dalla qualità della persona prescelta, bensì da quella di coloro che la desideravano.

davar
Renzo Gattegna al presidente Giorgio Napolitano:
"Apprezzamento e gratitudine per la sua scelta"
Il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, anche a titolo personale, esprime apprezzamento e gratitudine a Giorgio Napolitano come Presidente e come uomo pronto ad anteporre a qualsiasi altra considerazione il bene del paese.
Nella decisione di accogliere la proposta presentatagli da larga parte del mondo politico risulta evidente l'impegno a voler aprire una nuova stagione di unità e coesione che investa non soltanto chi è deputato a rappresentare le istituzioni ma anche la società italiana nella sua globalità e complessità. Occorre superare le divergenze e mettere a fuoco risultati condivisi per raggiungere obiettivi che non è possibile ignorare, soprattutto in tempi difficili prepotentemente segnati da crescente precarietà e disagio tra la popolazione.
Con una decisione sofferta, ma per sua stessa ammissione inevitabile, il Capo dello Stato indica nuovamente la strada del rispetto delle istituzioni e dei valori fondamentali. Gli ebrei italiani saranno al suo fianco con orgoglio e consapevolezza nel perseguimento di queste alte finalità.

In cornice - Le nostre radici? Dentro un quadro
Andar per mostre riserva agli appassionati, questa primavera, sorprese molto promettenti. Le maggiori esposizioni, europee e non, dedicano infatti un occhio di riguardo alla dimensione artistica ebraica nelle sue molteplici sfaccettature. Un tema di notevole suggestione che la redazione di Pagine Ebraiche ha sviluppato nel grande dossier centrale In cornice pubblicato sul numero di aprile. Perché le nostre radici, ci ricorda Daniele Liberanome, “sono in un quadro”.
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pilpul
Obiettare per negare
Avere scritto un profilo storico del fenomeno del negazionismo, ossia un volume che ne inquadra personaggi (autori, per così dire, anche se la parola è per alcuni tra questi un po’ troppo impegnativa), “correnti di pensiero”, gruppi e quant’altro mi sta portando a fare variegate esperienze con pubblici diversi, un po’ per tutta la penisola, laddove vengo chiamato a parlare del volume e, insieme ad esso, dei suoi contenuti. Già mi è capitato di farne qualche richiamo, al riguardo, in uno o due articoli precedenti. Del negazionismo ho detto nei termini di un «fatto sociale», espressione ampia, e quindi generica, con la quale si definisce un insieme di fattori, a partire da una mentalità più o meno diffusa, comunque radicata in alcuni segmenti della popolazione. (...)

Claudio Vercelli, storico

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Nugae- Raffaella Carrà 
Raffaella Carrà è veramente simpaticissima. D’accordo, non è una grande scoperta. Però ci deve pur essere qualcosa di magico in lei se, dopo aver semplicemente visto in televisione una sua intervista, a una ventunenne viene l’irrefrenabile impulso di precipitarsi a scriverne un elogio esagerato. Se Madonna nei suoi concerti balla il Tuca tuca, se Tiziano Ferro ha composto su di lei una canzone dal titolo Raffaella è mia che è quasi inquietante da tanto è venerante. Se proprio qualche giorno fa Moran Atias, attrice e presentatrice israeliana, che si sta facendo strada a Hollywood dopo aver fatto carriera in Italia come modella anche partecipando come valletta a Carramba che fortuna, dichiara: “sono una star grazie a Raffaella Carrà, la mia prima maestra nel mondo dello spettacolo”. (...)

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche  twitter @MatalonF

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notizieflash   rassegna stampa
Chuck Hagel in Israele   Leggi la rassegna

È giunto in Israele per una visita di due giorni il segretario statunitense alla difesa Chuck Hagel. Durante la visita Hagel sarà ricevuto dai leader del Paese, fra cui il Capo dello Stato, Shimon Peres e il premier Benyamin Netanyahu.

 

“Apprezzamento e gratitudine a Giorgio Napolitano come presidente e come uomo pronto ad anteporre a qualsiasi altra considerazione il bene del paese”. Sul Corriere della sera, tra le varie testate, le felicitazioni del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna tratte dalla nota diffusa ieri sera all’uscita dello Shabbat.








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