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24 ottobre 2011 - 26 Tishri 5771
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Riccardo Di Segni Riccardo
Di Segni,
rabbino capo
di Roma

In concomitanza con la liberazione di Gilad Shalit, che è avvenuta di Sukkot, c'è stato qualcuno che ha scoperto in un Salmo (il 60) questa successione di parole: we'emeq Sukkot amaded (verso 8); li Ghil'ad...(verso 9; gli stessi versi si ripetono nel Salmo 108). Nella traduzione letterale il testo significa: "... e misurerò la valle di Sukkot; a me appartiene Ghil'ad...". La parola Sukkot nel Salmo dovrebbe indicare il nome di un luogo e Ghil'ad indica una regione. L'accostamento delle due parole ha però fatto pensare ad una allusione al fatto che a Sukkot (la festa) Gilad (Shalit) sarebbe stato liberato. E' una coincidenza interessante, che desta curiosità e che qualcuno prende molto seriamente come una prova di fede. Non è la prima volta che vengono fatte queste "scoperte" di annunci o profezie bibliche; sta di fatto che le scoperte vengono fatte purtroppo dopo che i fatti sono avvenuti. Se la profezia c'è, c'è anche la nostra incapacità di coglierla a tempo.

Guido
Vitale, giornalista

   
guido vitale

“Sono venuta per abbracciare Aviva e Noam. Gioisco nella loro gioia, perché almeno Gilad è riuscito a tornare a casa”. (Karnit Goldwasser).
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davar
Qui Roma - Un ulivo per l'amicizia
Un albero simbolo dell’amicizia, dell’aspirazione a promuovere la pace tra i popoli e le religioni. Questo il significato dell’ulivo promesso dal premier israeliano Benjamin Netanyahu a papa Benedetto XVI durante la sua ultima visita ai Musei Vaticani. L’albero, giunto in Italia dopo una traversata di oltre duemila chilometri, troverà nelle prossime ore posto nel Viale degli Ulivi in Vaticano. Un segno del grande lavoro di dialogo portato avanti in questi anni dai due Stati, protagonisti di un cammino che rimane complesso ma che allo stesso tempo registra segnali di avvicinamento significativi. La cerimonia di messa a dimora avrà luogo mercoledì mattina alle 9 con il contributo del Keren Kayemeth Leisrael, il Fondo Nazionale ebraico, la più antica organizzazione ecologica del mondo. Lo stesso Keren Kayemeth ha provveduto alla selezione dell’albero, un ulivo di oltre duecento anni, che ha attraversato il Mediterraneo, partendo da Israele per giungere al porto di Ravenna. Sarà tra gli altri presente alla cerimonia di messa a dimora Efi Stenzler, presidente mondiale del KKL. L'ulivo del giardino vaticano si va così ad aggiungere al secolare albero, piantato ai Fori Imperiali e donato quest'estate dalla sezione italiana del KKL allo Stato italiano per celebrare i 150 anni dell'Unità. 

Qui Roma - Identità e dialogo al Festival del film
Dal 27 ottobre al 4 novembre il favoloso mondo del cinema donerà alla Capitale il fascino del tappeto rosso, di strascichi di tulle e di parure di brillanti. Ma sopratutto restituirà a Roma quel passato glorioso fatto di Fellini, di scenografie imponenti a Cinecittà e di aperitivi spensierati in via Veneto. Il Festival Internazionale del film di Roma, giunto alla sesta edizione, sembra accontentare tutti: da un omaggio alla grazia di Audrey Hepburn a quello a Pier Paolo Pasolini e ai suoi film in bilico tra trasgressione e valore documentario. Non mancano le apettative per il film The Lady di Luc Besson che ricostruisce la vita della birmana Aung San Suu Kyi e per il primo lungometraggio di Scorsese in 3D: Hugo Cabret. Ecco quindi alcuni appuntamenti che potrebbero rivelarsi interessanti. Nella selezione ufficiale del concorso troviamo Hotel Lux, la storia di un duo di comici che, sullo sfondo della Germania nazista, divertono gli spettatori ironizzando su Hitler e Stalin. Per la sezione L'Altro Cinema, il documentario sullo scacchista Bobby Fischer porterà alla luce i lati oscuri di un personaggio che ha più volte rinnegato le sue origini ebraiche, distanziandosene anche con una certa aggressività. Un film che incuriosisce è poi David, in concorso per la sezione Alice nella città. La trama si sviluppa intorno alla nascita di una sincera amicizia tra il figlio dell'imam della moschea di Brooklyn e un ragazzo ebreo ortodosso. Infine al MAXXI, il museo frutto del genio creativo di Zaha Hadid, il 3 novembre verranno presentati sei corti realizzati dall'Università di Tel Aviv. Nonostante la frenesia del dopo-feste cerchiamo di ritagliarci un piccolo spazio anche per la magia del cinema che torna a illuminare il cielo di Roma. Per una settimana potremo fingerci Anna Magnani e Marcello Mastoianni, riscoprendo la città che ha fatto innamorare divine di Hollywood e produttori multimilionari.

Rachel Silvera

Qui Torino - Centro Peres per la Pace, nuovi progetti:
medici israeliani al lavoro per i bambini palestinesi
Giornata di incontro e conoscenza, alla Chiesa Evangelica Valdese di Torino, delle attività del Centro Peres per la Pace, organizzazione no profit finanziata tra gli altri dalla Tavola Valdese e nata su iniziativa dell'attuale Capo di Stato israeliano Shimon Peres, che si propone di promuovere una maggiore collaborazione tra centri ospedalieri israeliani e palestinesi per facilitare e sviluppare un programma diretto a identificare, diagnosticare e curare bambini palestinesi in ospedali e centri di riabilitazione israeliani nei casi in cui i trattamenti necessari non siano possibili in territorio palestinese. In particolare il progetto, di cui il Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini è presidente onorario, si propone di coordinare e facilitare gli sforzi dei pediatri palestinesi nel loro lavoro di identificazione, indirizzo e trasferimento.
“Dal 2003, anno di fondazione del Centro Peres per la Pace, è stato possibile curare più di 9mila bambini palestinesi” ha spiegato la giornalista e scrittrice Manuela Dviri, esponente del direttivo della onlus e grande protagonista dell'evento a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente della Comunità ebraica di Torino Beppe Segre, l'assessore comunale Maria Grazia Pellerino e il presidente della commissione diritti sociali della Provincia Dina Bilotto. In conclusione di lavori il concerto del coro ecumenico della Spezia A noi basta la gioia di cantare con la partecipazione dell'artista Enrico Fink.

Tommaso De Pas

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pilpul
Israele visto dal Brasile
Donatella Di CesareSembra che il terrorista palestinese Tawfic Abdallah, che fa parte degli oltre 400 già rilasciati in cambio di Gilad Shalit, ed è sposato con una brasiliana, potrebbe essere ricevuto in modo ufficiale o semiufficiale dalla Presidente del Brasile Dilma Rousseff. (...)


Donatella Di Cesare, filosofa

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notizie flash   rassegna stampa
Scomparso Samuele Tritto,
uno degli ebrei di Sannicandro
  Leggi la rassegna

Non ce l'ha fatta Samuele Tritto di Sannicandro Garganico, un male incurabile se l'è portato via lo scorso 22 ottobre.
Samuele appartiene alla prima generazione degli ebrei sannicandresi, suo padre Costantino è stato con Donato Manduzio, Concetta DI Leo, Maria Frascaria e altri tra i fondatori della storica comunità ebraica del Gargano. Studiò a Roma, a lungo ospite della famiglia del rav Scialom Bahbout. Come il fratello Eliezer (conosciuto da tutti gli italkim che si recano a Zfad) fece l'aliyà, lavorò anche a Eilat ma non riuscì ad ambientarsi nella società israeliana e preferì tornare nella sua Sannicandro. Frequentava di rado la piccola sinagoga sannicandrese ma accorreva in un attimo non appena sapeva che in città arrivavamo noi di Trani e soprattutto il Rav Bahbout, al quale era legato da una quarantennale amicizia. Il giorno in cui si ricostituì la comunità ebraica di Trani (15 luglio 2004) Samuele era tra noi, orgoglioso di esserci. Riposa in pace, Samuele, la terra ti sia leggera.

Francesco Lotoro
 
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