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 12 Dicembre 2019 - 14 Kislev 5780

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Giorgio Berruto, Stefano Jesurum, Maria Teresa Milano, Sara Valentina Di Palma, Massimo Giuliani e Valentino Baldacci.
 
 
Israele, terze elezioni in un anno
Il 2 marzo il paese torna al voto

Per la terza volta in meno di un anno Israele torna al voto il prossimo 2 marzo. La Knesset, il parlamento israeliano, ha infatti votato il proprio scioglimento e scelto la data delle nuove elezioni. Un risultato considerato dai media locali una disfatta. Né il Premier uscente Benjamin Netanyahu (Likud) né il suo avversario Benny Gantz (Kachol Lavan) sono riusciti a formare un governo e il rischio è che anche dopo marzo lo stallo attuale venga replicato: “i due partiti principali non avrebbero i numeri per formare la coalizione, anche se i sondaggi già danno Blu Bianco di Gantz con qualche vantaggio in più”, scrive il Corriere. Nel mentre Netanyahu, incriminato il 22 novembre scorso, deve affrontare anche la sfida interna al suo partito, con Gideon Sa'ar pronto a mettere in discussione la sua leadership se dovessero esserci le primarie del Likud (Repubblica).

Strage in New Jersey, antisemitismo come movente. Dietro l'attacco a un supermarket casher in New Jersey, in cui sei persone sono state uccise, ci sarebbe l'antisemitismo. I due attentatori, un uomo e una donna, sono, secondo le indagini, “legati a un gruppo chiamato Black Hebrew Israelite. Movimento estremista i cui aderenti dicono di discendere da una delle 'tribù perdute d'Israele', sostengono il suprematismo nero e predicano il disprezzo degli altri ebrei, considerati alla stregua di 'diabolici impostori'”, riporta Repubblica. Del Black Hebrew Israelite parla anche La Stampa, spiegano le origini, che risalgono ai primi del '900 quando “tra gli afro-americani si era diffusa la convinzione che loro fossero i veri discendenti culturali, ma anche biologici, degli ebrei descritti nelle Sacre scritture”.

Usa, contrasto all'antisemitismo. Mentre le indagini in New Jersey proseguono, la Casa Bianca ha approvato un decreto esecutivo che “definisce l'ebraismo una nazionalità e non solo una religione, al fine di incentivare il contrasto e la prevenzione di atti di antisemitismo. Secondo quanto riferito da funzionari della Casa Bianca il provvedimento avrebbe lo scopo di contrastare i movimenti anti-israeliani”, spiega La Stampa. “Il dipartimento dell'Istruzione – spiega il quotidiano - può sospendere o revocare finanziamenti destinati a qualsiasi istituzione educativa in cui avvengono pratiche sistematiche di discriminazione 'per motivi di razza, colore o nazione di origine'. La religione non è inclusa tuttavia tra le categorie 'protette' e pertanto Trump vuole aggirare questa lacuna, che espone a rischi discriminatori le persone di religione ebraica, equiparando l'ebraismo a una identità nazionale del Medio Oriente, al pari degli italoamericani o degli americani-polacchi”.

Gran Bretagna al voto. Oggi dalle 7 alle 22 locali si vota in Gran Bretagna per eleggere i 650 membri della Camera dei Comuni. La sfida è tra i conservatori di Boris Johnson e i Laburisti di Jeremy Corbyn. Del primo fa un ritratto oggi il Corriere, del secondo Repubblica. Rispetto a Corbyn sono note le preoccupazioni della comunità ebraica d'Oltremanica per la sua gestione del grave problema interno ai laburisti rispetto all'antisemitismo. “Quando si parla di Corbyn, e del suo programma elettorale, si tende a considerare il tema dell'antisemitismo del Labour corbyniano come se fosse un problema a se stante precipitato improvvisamente dal cielo. - scrive Claudio Cerasa oggi sul Foglio - Ma quello su cui i follower del corbynismo dovrebbero riflettere è se non ci sia una qualche simmetria tra l'essere schierati contro la società aperta e l'essere ostaggi di una cultura che combattendo le libertà tende inevitabilmente a sfociare anche nell'antisemitismo”.

Simonino da Trento, una mostra sulla fake news antisemita. Su Avvenire Massimo Giuliani presenta la mostra “L'invenzione del colpevole. Il caso Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia”, dedicata a un tragico caso di falso antisemita. “Un grave errore giudiziario voluto e intenzionalmente perseguito (per bieche ragioni di potere) ai danni di un'intera comunità ebraica, una ventina di ebrei, uomini e donne, collettivamente accusati - siamo nel 1475 - di aver ucciso un bimbo di poco più di due anni per estrarne il sangue da usare nei riti della Pasqua ebraica. - riporta Giuliani - Processati, torturati e mandati al rogo (gli uomini); torturate e messe in carcere per anni (le donne, finché o morirono o si convertirono); elevato agli onori degli altari, con un mare di presunti miracoli, quell'ignara, infelice creaturina che diventa per quasi 500 anni un simbolo della storia del pregiudizio antigiudaico di matrice cristiana”.

La politica dell'uomo forte. Secondo i sondaggi di un'indagine Censis, il 48% dei cittadini italiani desidera un uomo forte al comando che faccia a meno anche del Parlamento. Sul Corriere Fiorentino Ugo Caffaz riflette su alcuni meccanismi che hanno riportato in auge questo pensiero antidemocratico: “Crisi economica (e qualche volta anche di identità e di valori), debolezza della politica e dei partiti nell'affrontare e risolvere appunto la crisi, ricerca quindi di un capro espiatorio (ieri gli ebrei, oggi gli immigrati, e qualche volta ancora gli ebrei come è facile ahimè leggere su Facebook o nelle parole di qualche parlamentare) ricerca quindi di un capo che risolva rapidamente i problemi che assillano i cittadini”.

Internet come spazio talmudico. Cita Fania Oz-Salzberger, la figlia di Amos Oz, oggi Giuliano Ferrara per descrivere l'altra faccia della rete, quella legata alla mobilitazione delle sardine, che non ha una posizione politica e ideologica chiara. Per il fondatore del Foglio questo movimento di protesta si muove e confronta sulla rete come se fosse uno spazio talmudico. Ferrara cita poi il saggio scritto a quattro mani da Fania e dal padre, dedicato agli ebrei e le parole: "Come la storica di noi due sta cercando di spiegare al narratore di noi due – le parole di Fania riportate da Ferrara - il web è una labirintica biblioteca di parole, un'immensa matassa di significati, dunque uno spazio genuinamente talmudico”.

Paragoni inopportuni. Il leader della Lega Matteo Salvini, elencando i nomi di 32 professori che si sono espressi contro il Mes e quindi a favore della sua tesi, ha scelto di fare un paragone sbagliato ed offensivo. “Spero che ora non vengano marchiati con la stella gialla”, ha dichiarato (Messaggero).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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