Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui     23 Giugno 2019 - 20 Sivan 5779
IL PIANO DELL'AMMINISTRAZIONE TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE

50 miliardi per rilanciare l'economia palestinese
e riaprire il processo di pace

Secondo la Banca Mondiale il tasso di disoccupazione registrato nei territori palestinesi si attesta attorno al 31 per cento (dati del 2018). Se si considera solo Gaza, la percentuale sale al 52. Cisgiordania e Gaza sono al 116° posto su 190 economie nella classifica “Ease of doing business”, che indica la facilità con cui si può svolgere attività imprenditoriale nei diversi paesi. L’arretratezza dell’economia palestinese è un elemento noto e su questo sta puntando l’amministrazione americana per tracciare un nuovo percorso che porti a un negoziato di pace tra israeliani e palestinesi. 50 miliardi di dollari da investire tra Gaza e Cisgiordania per creare nuove infrastrutture e occupazione: è quanto promette l’ambizioso progetto economico svelato nelle scorse ore dalla Casa Bianca e frutto del lavoro del genero del presidente Usa, Jared Kushner. L’iniziativa, che richiede un mix di finanziamenti pubblici e privati e intende creare almeno un milione di nuovi posti di lavoro per i palestinesi, sarà presentata a una conferenza di due giorni in Bahrein dedicata proprio al tema palestinese. 

QUI ROMA 

Ebraica, al via nel segno dello spazio

Al via una nuova edizione di Ebraica, il festival internazionale di cultura ebraica organizzato dalla Comunità di Roma e curato da Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco Panella. Diversi i protagonisti della prima serata del festival, apertosi come di consueto con la Notte della Cabbalà che ha animato il quartiere ebraico romano. “Space. The final frontier” il tema di questa edizione, la dodicesima, declinato in diversi spazi di confronto tra Palazzo della Cultura e Giardini del Tempio. Lo spazio, scelto dagli organizzatori “come paradigma fondamentale della relazione tra vita e conoscenza, intorno al quale raccogliere il contributo e le riflessioni di filosofi, intellettuali, scrittori, scienziati e artisti”.
Ad aprire Ebraica, dopo i saluti istituzionali (a portare il saluto della Comunità la presidente Ruth Dureghello), una “Conversazione sullo spazio” con Gabriella Arrigo, Riccardo Di Segni, Umberto Guidoni e Luciano Violante, moderati da Barbara Carfagna. Mentre, moderati da Loretta Cavaricci, protagonisti di un “Dialogo lunare” sono stati Simona Argentieri, rav Roberto Della Rocca e Gianluca Masi.

IL BILANCIO DELL'AMBASCIATORE D'ISRAELE A ROMA OFER SACHS

“Italia, esperienza entusiasmante”

La valorizzazione e la tutela delle risorse, a partire da un bene inestimabile come l’acqua. La radicale trasformazione di un Paese che, nato con un’economia prevalentemente agricola, ha saputo trasformarsi in vero e proprio paradiso delle start up. Le relazioni con l’Italia sul piano economico, culturale, strategico. Ma anche il problema aperto di un processo di pace con i vicini palestinesi che sembra non vedere soluzioni durature nell’immediato.
Numerosi i temi toccati dall’ambasciatore israeliano Ofer Sachs, in un dialogo con il giornalista Carlo Marroni nel quadro del Master di Management Politico della Business School del Sole 24 Ore.

QUI LECCE - LA MOSTRA 

I lumi di Chanukkah tra storia, arte e design

Grande partecipazione di pubblico e ampia rappresentanza di istituzioni civili e religiose per l’inaugurazione della mostra: “Lumi di Chanukkah. Una Collezione fra Storia, Arte e Design” avvenuta il 20 giugno presso il Must di Lecce.
La mostra raccoglie 34 opere di artisti internazionali tratte dalla collezione nata a Casale Monferrato e di proprietà della Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale ONLUS. L'apertura della mostra a Lecce si è dimostrata un’occasione d’incontro, dialogo interreligioso e riflessione pubblica sull’identità ebraica. La parola stessa Chanukkah significa in ebraico inaugurazione ed è la festa dedicata al miracolo della luce avvenuto al ripristino del culto ebraico al Tempio di Gerusalemme dopo l’occupazione di Antioco IV, che l’aveva votato al politeismo pagano. Un momento storico che ha riaffermato il monoteismo, riconosciuto come fondamentale da tante comunità religiose. Questo spirito è stata la cifra dell’evento inaugurale leccese.



Rassegna stampa

50 miliardi ai palestinesi Il piano degli Stati Uniti

La Casa Bianca ha annunciato ieri il progetto “Peace To Prosperity”: 50 miliardi di investimenti distribuiti in 10 anni a favore “del popolo palestinese”. Un progetto che vuole essere una leva finanziaria con cui Washington spera di poter “portare la pace nel Medio Oriente”, chiudendo il conflitto tra tra israeliani e palestinesi.
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QUI MILANO - MEMORIALE DELLE SHOAH

In ricordo di Primo Levi

“Spero non risulti irrispettoso parlare di bellezza in un Memoriale della Shoah, ma ciò che più mi colpisce di Primo Levi, continuando a leggerlo e a rileggerlo, è la bellezza della scrittura. Una bellezza nemica dell’estetismo. Mi colpisce lo sforzo di produrre delle frasi, e poi un testo, che siano nella loro semplice eleganza il segno di un patrimonio etico. L’enorme ricchezza custodita in un gesto”. Così lo scrittore Mauro Covacich descrive il grande valore letterario dell'opera di Primo Levi, Testimone della Shoah ma anche grandissimo autore. Nel centenario dalla sua nascita, tra le diverse iniziative, il 24 giugno al Memoriale della Shoah andrà in scena una maratona di lettura del libro di Levi I sommersi e i salvati. Tra i protagonisti dell'appuntamento parte della rassegna La Milanesiana e curato da  Marco Vigevani e Andrea Kerbaker, lo stesso Covacich (a cui è affidato il prologo dell'iniziativa, pubblicato dal Corriere della Sera) e la senatrice a vita Liliana Segre.

 

La solidarietà a Henriette Reker
L’odio è ormai un sentimento che fa politica. “La fase di pulizia è iniziata con Walter Lübcke. Ma ce ne saranno altri dopo di lui. Inclusa tu. La tua vita finirà nel 2020”. È la lettera che Henriette Reker, sindaco indipendente di Colonia, ha ricevuto venerdì scorso.
Non ho letto nessuna dichiarazione di nessun sovranista o democratico illiberale che prenda le distanze o condanni i contenuti di questa lettera o che, a scelta, esprima una solidarietà a Henriette Reker. Come altre volte nella storia a decidere sarà l’indifferenza.
Bacioni.
 
                                                                          David Bidussa, storico delle idee
Funzioni e finzioni 
Giustamente l’allarme sulle intolleranze e la nuova ondata di  diffusione dei pregiudizi sta nelle prime righe delle rispettive agende  politiche, culturali e civili. L’impegno devoluto in tale senso dall’Unione,  dalla Comunità di Roma, da tutti gli organismi ebraici o ad essi affini, non ha  ad indirizzo la sola tutela degli ebrei, italiani e non, ma più in generale  l’attenzione verso la coesione e la coesistenza sociale. Non per un atto di  gratuita “bonta” ma nella consapevolezza che senza le seconde non può  sussistere la prima. Se si crepa e si sgretola la reciprocità sociale, il  solidarismo, lo stesso senso civico, i primi ad essere minacciati sono i membri  delle minoranze. Ribadito questo ovvio riscontro (che tale, tuttavia, per  certuni non lo è in alcun modo) rimane il fatto che lo scadimento del  “dibattito pubblico”, e con esso delle reazioni che si accompagnano, sembra  essere giunto ad un punto tale di non ritorno. 
Claudio Vercelli, storico
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