Panorama, 11/05/2007

Tutti pregano all’8 per mille
Dichiarazione dei redditi
Come la Chiesa e le altre confessioni organizzano la campagna

Di Vera Schiavazzi

Poca pubblicità. Ma le confessioni religiose che, quando gli italiani presentano la dichiarazione dei redditi, possono accedere all’8 per mille del gettito Irpef hanno iniziato la campagna di informazione.
La Cei, Conferenza episcopale italiana, che con l’87 per cento circa delle quote espresse continua a essere al primo posto tra le preferenze dei contribuenti, spiega i suoi obiettivi sul sito (www.8xmille.it) e in uno spot televisivo. La Chiesa cattolica destina i propri fondi soprattutto alle attività pastorali e di culto (nuove chiese).
Al contrario la Chiesa valdese e metodista non utilizza neppure 1 euro a fini strettamente ecclesiastici, investendo esclusivamente in progetti sociali e culturali, al 60 per cento in Italia e nel Rio de la Plata e al 30 per cento nel Terzo mondo.
L’Ucei, Unione delle comunità ebraiche italiane, destina i fondi che arrivano dall’8 per mille al 50 per cento nelle proprie attività istituzionali.
Gli Avventisti del 7° giorno, altra confessione protestante che attinge all’8 per mille, hanno investito in comunicazione, utilizzando l’immagine di due guantoni da lavoro e lo slogan <>.
Silenziosi o quasi i luterani in Italia, che affidano un terzo dei contributi alle chiese regionali, a le Assemblee di Dio (pentecostali), che garantiscono l’utilizzo dei propri fondi in opere sociali destinate al Terzo mondo e in particolare all’Africa.